Tipometria

A set of useful tools for typographic composition.

Calcola il rapporto ottimale tra corpo e interlinea

L’interlinea automatica dei software è impostata sul 120% del corpo del carattere, ma ascendenti, discendenti e l’altezza delle “x” influiscono su questa percentuale che non può essere considerata identica per tutti i caratteri. In questa pagina si presenta uno strumento per definire il rapporto corpo-interlinea in base al disegno del carattere; è dedicato a caratteri da lettura intensiva e a corpi compresi tra 8 e 14 punti circa.

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Come calcolare x-height e ascendenti

Guida corpo-interlinea, x-height e ascendenti.
  • Porta il carattere scelto a 1000 punti
  • Misura l’altezza della “x” minuscola in punti
  • Misura l’altezza delle ascendenti (misurata dalla altezza della x)

Come sono stati definiti i parametri del calcolo dell’interlinea consigliata

Tradizionalmente l’altezza della x è il riferimento per determinare l’altezza del minuscolo e quindi la dimensione apparente di un carattere.

Nella figura fig.1 è illustrata la differenza tra l’altezza delle x a parità di corpo in tre differenti famiglie di caratteri (Simoncini Garamond, Times New Roman, Helvetica).

Fig.1

Le figure fig.2-3 rappresentano la differenza tra le misurazioni dell’altezza delle x e della lunghezza delle ascendenti. Si noti come all’aumentare dell’altezza delle x diminuisce la lunghezza delle ascendenti.

Fig.2
Fig.3

Nella figura fig.4 le lettere a parità di corpo (200 pt) sono rappresentate in rosso opaco. Si noti come il corpo dei caratteri Helvetica appare più grande rispetto a Times New Roman contrariamente al Simoncini Garamond che appare invece leggermente più piccolo. Se si equalizza il corpo dei caratteri basandosi sull’altezza della x, le dimensioni dei caratteri risultano invece simili (visualizzati in colore nero).

Fig.4

Si è scelto quindi di non utilizzare come sistema di riferimento quello del corpo del carattere, ma l’altezza delle x. L’interlinea sarà dunque espressa in relazione all’altezza delle x del carattere fig.5. Come valore di riferimento medio per il valore minimo ottimale di interlinea è stato scelto il Times New Roman per cui i parametri standard del 120% risultano essere ottimali.

Fig.5

Se si compongono testi con valore di interlinea fissato a 120%, si nota che nei casi di paragrafi composti con caratteri che hanno altezza delle x inferiori a quella del Times New Roman le righe appaiono iperspaziate e pertanto è possibile scendere al di sotto del 120%; nei casi invece in cui l’altezza delle x è maggiore di quella del Times New Roman è necessario aumentare il valore di interlinea oltre il 120%.

Per ottenere la misura è sufficiente utilizzare l’equazione:
(xht del carattere * corpo usato %) / (interlinea usata * 1000)

Un altro fattore non trascurabile è la lunghezza delle ascendenti che influisce sul valore dell’interlinea minima. Come nel caso degli altri valori anche questa misura è indicata in percentuale rispetto all’altezza della x del carattere.

Per ottenere il valore ottimale dell’interlinea minima, in base alle misurazioni effettuate sui caratteri usati per i libri di testo, sono stati presi in considerazione i casi limite Simoncini Garamond (misura delle ascendenti ampia, 342, e altezza della x ridotta, 426) ed Helvetica (misura delle ascendenti ridotta, 197, e altezza della x ampia, 517).

Regolando l’interlinea tenendo conto del valore dell’altezza della x e delle ascendenti di tali caratteri, si ottengono i valori-soglia di 35,8% per Simoncini Garamond e 38,1% per Helvetica che costituiscono quindi l’intervallo di interlinea ottimale fig.6.

Fig.6

A titolo di esempio, partiamo dai valori del Frutiger (altezza-x: 510, ascendenti: 240). Un paragrafo composto in Frutiger a corpo 10 pt su interlinea 12 pt, ovvero 42,5 xht/int (%) corrispondente al valore automatico (120%) di InDesign appare compresso fig.7.

Fig.7

Come si nota dal grafico fig.8, il Frutiger si colloca infatti al di fuori del range ottimale (area verde), si rende quindi necessario aumentare l’interlinea (abbassare il punto sul grafico) affinché rientri nell’intervallo dei valori accettabili. Occorre tenere presente che il valore dell’interlinea è al denominatore xht/int (%), e che all’aumentare dell’interlinea (senza variare il corpo) o al diminuire del corpo (senza variare l’interlinea) il rapporto xht/int (%) si abbassa. È possibile notare che il valore ottimale di interlinea si colloca tra il 38,1 xht/int (%) ed il 37,3 xht/int (%), calcolando la retta passante per due punti, il valore ottimale che si ottiene è 37,6 xht/int (%).

Fig.8

Al di sotto di questo valore (zona verde del grafico) tutti i rapporti corpo/interlinea sono virtualmente accettabili. Utilizzando la formula per il calcolo della retta passante per due punti:
y = [(x - x1) * (y2 - y1)] / (x2 - x1) + y1

Sostituendo i dati si ottiene:
xht / int ottimale = [(42.5 - 38.1) * (35.8 - 38.1)] / (80.2 - 38.1) + 38.1
xht / int ottimale = 37.6 pt

Dopo avere effettuato alcune prove il testo viene ricomposto considerando il rapporto xht/interlinea a 37,6%, variando quindi il valore dell’interlinea del paragrafo fig.9 da 12 pt a 13,58 pt.

Fig.9

Viene poi fatta una prova variando il valore del corpo del carattere da 10 pt a 8,84 pt fig.10, in funzione del rapporto altezza della x / interlinea (%).

Fig.10

Questo strumento nasce all’interno del progetto “Linee guida Zanichelli su grafica, tipografia e impaginazione ad uso di redattori e grafici”.

Una collaborazione tra ISIA Urbino, Chialab e Zanichelli Editore